Nel Documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia stilato dall’Inail e dall’Istituto Superiore di Sanità, viene menzionata anche l’attività di salvamento in mare svolta dal bagnino.

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Il bagnino deve essere tutelato

Infatti, bisogna che il soccorritore venga tutelato quando esegue la rianimazione cardiopolmonare ed in particolare quando valuta il respiro ed effettua la ventilazione di soccorso. Quando infatti viene eseguita la rianimazione cardiopolmonare su un adulto, bisognerà che il bagnino valuti il respiro soltanto guardando il torace della vittima e senza avvicinare il proprio volto al suo, eseguendo solo le compressioni e non le ventilazioni.

Nel caso si disponesse di un DAE bisognerà utilizzarlo con la procedura standard di defibrillazione meccanica. Il bagnino dovrà in ogni caso e sempre indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) e, al termine della rianimazione cardiopolomonare, dovrà lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con il gel igienizzante oltre che lavare gli indumenti indossati.

Anche la Società Nazionale di Salvamento, alla luce dell’emergenza Coronavirus ha diffuso il Protocollo condiviso sulla gestione della sicurezza delle aree balneari e il Vademecum operativo per il contrasto alla diffusione del Coronavirus.

Durante il primo soccorso

Durante il primo soccorso il bagnino dovrà assicurarsi che l’infortunato e le persone presenti sul posto siano in sicurezza, indossando i dispositivi di protezione individuale.

Come anticipato, stando a quanto previsto dall’Inail, la valutazione del respiro avverrà solo guardando sul torace, senza che ci sia il contatto frontale al volto dell’infortunato e, qualora questo fosse incosciente, bisognerà chiamare il 118 o il 112 descrivendo la situazione e iniziando alcune manovre con la pocket-mask e il pallone autoespandibile per ventilare (indossando la mascherina) e, appena possibile, somministrando l’ossigeno.

Questo fino all’arrivo del Soccorso Medico di Emergenza quando poi il bagnino dovrà invece occuparsi di smaltire i dispositivi utilizzati secondo le indicazioni locali.