Buoni pasto, quando possono essere richiesti dal lavoratore

Essere un lavoratore dipendente d’azienda richiede di rispettare alcuni obblighi contrattuali specifici, come ad esempio quello riguardante i buoni pasto. Ma cosa sono i buoni pasto? Sono una sorta di ticket “alimentare” da poter consumare in enti convenzionati dall’azienda come pizzerie o supermercati.

Quando possono essere richiesti i buoni pasto dal lavoratore? Nello specifico, un lavoratore può richiedere buoni pasto solo se specificato dall’azienda per cui lavora. Vediamo, in concreto, come si deve comportare un lavoratore se necessita di richiedere buoni pasto.

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Richiedere buoni pasto dall’azienda

Sostanzialmente, un lavoratore potrà richiedere buoni pasto dall’azienda solo se previsto e specificato da un accordo. Di conseguenza, il lavoratore necessiterà di un’autorizzazione contrattuale per poter richiedere i buoni pasto in questione, altrimenti non potrà richiederli in modo autonomo.

Detto questo, il “potere” di emettere i buoni pasto è esclusivamente dell’azienda. Il dipendente dovrà quindi attenersi alle specifiche contrattuali stipulate dall’azienda. Tuttavia, nel caso che l’autorizzazione sia presente, il lavoratore in questione non avrà particolari problemi nel richiedere buoni pasto (fin quando gli spettano).

È l’azienda che acquista i buoni pasto

Da notare che l’azienda è il principale “comunicatore” verso la società che vende buoni pasto. Infatti, l’azienda acquisterà i buoni pasto da tale società, quest’ultima poi andrà a riscuotere una percentuale presso gli enti convenzionati dove è stato consumato il buono.

Anche nei casi in cui si desidera rimborsare un buono pasto (magari perché è scaduto), il dipendente dovrà comunicarlo all’azienda, che poi di conseguenza lo comunicherà alla società emittente dei buoni. Sarà quest’ultima a confermare il rimborso o a rifiutarlo.

L’unico potere che ha un lavoratore in questo ambito è quello di poter accumulare fino ad un massimo di otto buoni pasto per un’unica spesa. Superata tale soglia, naturalmente si necessiterà di pagare di tasca propria. Da notare che non si può ottenere nessun tipo di resto con il buono pasto, ma va consumato interamente.