Le Web Radio si stanno sempre più diffondendo come canale per offrire intrattenimento e informazioni (assieme alle Web TV).

Infatti, anche la Legge Italiana (nello specifico la 633/1941) e le Direttive dell’Unione Europea riconoscono ai produttori discografici e agli artisti, il diritto a ricevere un equo compenso per la messa a disposizione al pubblico delle registrazioni discografiche da loro realizzate e/o interpretate.

Tabella dei contenuti

Web Radio, cosa fare per essere in regola

SCF, una società costituita nel 2000 composta da oltre 400 case discografiche, major e indipendenti, ha proprio questo come scopo ovvero quello di raccogliere e poi ripartire i compensi ad artisti e produttori dovuti per la diffusione in pubblico di musica registrata.

Quindi, è bene che una Web Radio ottenga la licenza da SCF perché questa autorizza:

la messa a disposizione, all’interno del sito, di fonogrammi e video musicali per il tramite di web radio e/o web tv organizzate in un flusso continuo
a realizzare la copia tecnica delle registrazioni musicali così da poter organizzare e sviluppare il palinsesto.

Non si possono invece mettere a disposizione contenuti on-demand perché per questi bisognerà stipulare dei contratti di licenza specifici.

Per trasmettere musica del reperto rappresentato da SCF è necessario sottoscrivere le dovute licenze rivolgendosi agli uffici di SCF.

I contratti di licenza per le Web Radio che si possono stipulare sono:

Web Radio amatoriali: create per condividere con gli utenti finali l’interesse per la musica in genere o per particolari repertori (non ci sono pubblicità e non c’è scopo di lucro, diretto o indiretto)
Web Radio istituzionali: create da organizzazioni come università, partiti politici, gruppi religiosi e così via
Web Radio commerciali: abbinate a siti di aziende che svolgono attività di produzione di beni o fornitura di servizi, oppure alla cessione/vendita di spazi pubblicitari, o con accesso a pagamento.