Il lavoro usurante è quel lavoro che può inficiare sul benessere psicofisico del lavoratore. Per questi tipi di lavoro, è prevista la possibilità di accedere anticipatamente alla pensione purché esistano determinati requisiti che verranno accertati dall’INPS.
Uno di questi è quello di svolgere uno dei lavori fra:
- lavori in galleria, cava o miniera; lavori ad alte temperature; in cassoni ad aria compressa; lavori per l’asportazione dell’amianto o per la lavorazione del vetro cavo; lavori svolti dai palombari o in spazi ristretti;
- lavori notturni cioè svolti in turni per almeno sei ore per non meno di 64 giorni lavorativi o per almeno tre ore tra la mezzanotte e le cinque del mattino per tutto l’anno lavorativo;
- lavori degli addetti alla linea di catena cioè di quei lavoratori che svolgono la propria attività all’interno di un processo produttivo in serie;
- lavori dei conducenti di veicoli adibiti al trasporto
I lavoratori che maturano i requisiti per la pensione dal primo gennaio al 31 dicembre 2019, dovranno presentare la domanda entro la scadenza del primo marzo, anche se le modalità variano a seconda che il lavoratore sia un dipendente privato o del pubblico impiego.
Sarà necessario compilare il modulo e allegare la documentazione richiesta.
Altrimenti, la domanda deve essere presentata entro la scadenza del primo maggio dell’anno precedente alla maturazione dei requisiti. Un altro requisito è quello di avere una certa età anagrafica e un certo numero di anni di contributi.
In particolare, per i lavoratori addetti a mansioni particolarmente usuranti per almeno 78 giorni all’anno:
- se dipendenti, si adotta quota 97,6;
- se autonomi, quota 98,6.
Se si tratta di lavoratori notturni occupati da 72 a 77 giorni l’anno:
- se dipendenti, si adotta quota 98,6;
- se autonomi, quota 99,6.
Per quelli notturni occupati da 64 a 71 giorni all’anno:
- se dipendenti, vale quota 99,6;
- se autonomi, quota 100,6.
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