Per quanto si stimi che, per quanto riguarda il lavoro 2019, le professioni legate alla tecnologia in via di sviluppo arriveranno sul mercato in men che non si dica, è bene sapere che il “risorgimenti” dei lavori in ambito agricolo va di pari passo.
Infatti, oltre alle numerose agevolazioni presentate dal governo nei confronti di tutti gli under 40 che desiderano avviare un’attività agricola, si sono riscontrati fiorenti proposte e spazi lavorativi per start-up agricole e lavoratori stagionali. Vediamo nello specifico quali sono i cambiamenti correnti e qual è la posizione del settore primario oggi.
La diffusione delle start-up agricole
Non poche sono le start-up agricole in via di sviluppo o che apriranno durante i primi mesi del 2019. Basti pensare che già durante il 2018 è stato istituito il bando ISMEA che permetteva a imprenditori agricoli tra i 18 e i 41 anni di sfruttare n contributo a fondo perduto che poteva arrivare fino a 70.000 €.
Tale proposta sembra aver avuto un particolare successo, soprattutto fra i giovani che desiderano promuovere le fiorenti culture bio che si stanno diffondendo sempre più. Detto questo, l’agricoltura sta tornando in auge e le possibilità di aprire un’attività aziendale sul settore primario sono sempre più evidenti.
Da notare che sono entrati in vigore nuovi bonus e agevolazioni in ambito agricolo, come il taglio dell’Irpef agricola, l’esonero contributivo per tutti gli under 40 che avviano una nuova attività e nuovi bonus agricoltori di vario tipo.
Insomma, sfruttare il settore primario può esser vantaggioso, soprattutto per i giovani. Anche se le nuove tecnologie e lo sviluppo del digitale sembra aver sovrastato gran parte dei settori, è previsto un “ritorno alla natura” ed un lavoro primario su cui investire.
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