L’Erasmus ha da sempre rappresentato un punto di passaggio molto importante per molti studenti prima della laurea e dell’entrata nel mondo del lavoro.

Tuttavia, a causa del Coronavirus, sono stati proprio il settore scolastico e quello universitario quelli che maggiormente hanno risentito delle ripercussioni negative dell’epidemia.

Didattica a distanza, esami tramite web cam… ma cosa cambia per gli studenti in Erasmus o che avevano il sogno di fare un’esperienza universitaria all’estero?

Tabella dei contenuti

L’Erasmus Student Network ha diffuso dei dati molto interessanti:

il 25% degli scambi di studio è stato cancellato
il 37,5% degli studenti in Erasmus ha trovato difficoltà a tornare a casa (a causa delle chiusure imposte dai vari Paesi)
il 34% degli studenti segue delle lezioni a distanza o sono state posticipate

La Commissione Europea ha dichiarato il suo obiettivo di tutelare la sicurezza di tutti gli studenti partecipanti alle iniziative Erasmus, rispettando le misure di contenimento adottate dai diversi Paesi.

La commissione parlamentare Cultura e istruzione ha chiesto alla Commissione europea di dare informazioni chiare e rassicurare gli studenti partecipanti ai programmi Erasmus, oltre che di garantire il rimborso di tutte le spese sostenute per ritornare a casa durante il periodo di lockdown.

In linea di massima

In linea di massima, comunque, i progetti Erasmus, sia per l’outcoming che per l’incoming, funzionano ancora ma le varie Università si sono organizzate anche per fornire corsi in via telematica, per permettere a tutti gli studenti di cogliere questa importante opportunità senza doversi effettivamente spostare di casa.

Sono numerosi, infatti, gli studenti italiani che resteranno in Italia a seguire le lezioni a distanza e molti studenti stranieri che, non potendo giungere in Italia, seguiranno le lezioni a distanza connessi con gli atenei italiani.

Sono diverse le iniziative che si stanno facendo a favore degli studenti stranieri per farli sentire come se fossero in Italia.

Il percorso di studio all’estero, per gli studenti italiani, viene riconosciuto a tutti gli effetti come esperienza Erasmus anche se non si parte e si resta in Italia.