Quando un lavoratore può fare la richiesta di accertamento per il lavoro usurante e quindi percepire la pensione? La pensione per i lavori usuranti solitamente richiede una contribuzione minima ma nel corso del tempo sono cambiate le normative in merito a questa possibilità. Solitamente, l’accesso alla pensione per i lavoratori usuranti richiede la necessità di avere accumulato almeno 35 anni di contributi.
Secondo quello che è il decreto legislativo 67 del 2011 il lavoro usurante può essere riconosciuto a coloro che hanno determinate attività che prevedono ad esempio, lavoro notturno oppure altri tipi di azioni abbastanza dispendiose che permettono di uscire dal lavoro prima del previsto, rispetto a quella che è la normativa vigente. Per accertare il lavoro usurante sarà però opportuno chiedere all’INPS di verificare se effettivamente vi siano tutti i requisiti e soprattutto per l’estate, almeno 35 anni di contributi.
I requisiti per il riconoscimento del lavoro usurante
Solitamente appartengono alla categoria dei lavori usuranti determinate categorie di attività. Nello
specifico i lavori in spazi ristretti, i lavori in miniera quelli che richiedono la conduzione di mezzi pesanti
e che rientrano nelle linee di montaggio oppure le attività svolte dai palombari. A rientrare nei lavori
usuranti anche le attività che prevedono lavoro notturno.
In ogni caso però per avere accertato questo requisito, sarà opportuno avere comunque accumulato 35
anni di contributi e aver svolto le mansioni usuranti per almeno 7 anni nel corso del proprio impiego.
Per calcolare la pensione nell’ambito del lavoro usurante bisognerà far valere il sistema delle quote, ma bisogna tener conto anche dell’età anagrafica minima che parte da 61 anni e 7 mesi di età almeno. Nel caso di lavori gravosi che danno l’opportunità di accedere all’ape sociale o alla pensione anticipata, bastano 30 anni di contributi.
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