La busta paga è il documento ufficiale che il datore di lavoro consegna ogni mese ai propri dipendenti, dove viene riportato l’importo della retribuzione. In alcune occasioni, però, può risultare complicato leggere la busta paga. Ogni anno, nel mese di dicembre, viene effettuato dal datore di lavoro il conguaglio busta paga Irpef. Nello specifico si tratta del ricalcolo delle imposte dovute dal lavoratore, dall’Irpef alle addizionali regionali o comunali.
Conguaglio busta paga: ecco come funziona
Il risultato dei controlli effettuati a fine anno possono essere due: il lavoratore subisce sulla busta una trattenuta a conguaglio o in caso contrario un determinato importo a titolo di rimborso.
Per calcolare se è necessaria una trattenuta sulla busta paga sono necessari: il reddito imponibile Irpef annuo, le detrazioni per reddito dipendente e per familiari a carico e l’imposta Irpef già trattenuta durante l’anno.
E’ necessario specificare che ci sono alcuni redditi non imponibili ai fini Irpef per costituire la trattenuta in busta paga: i contributi previdenziali a carico del lavoratore, gli assegni per il nucleo familiare erogati in busta, le polizze a copertura di rischi professionali, l’indennità di mensa fino a 5,29 euro al giorno, l’indennità di trasferta in Italia fino a 46,48 euro al giorno e all’estero fino a 77,47 euro al giorno, i rimborsi per le spese di trasferta in Italia fino a 15,49 euro al giorno e per la trasferta all’estero fino a 25,82 euro al giorno.
Busta paga leggerla: ecco come fare
Nella busta paga sono presenti diverse voci, che in alcuni casi possono disorientare il dipendente. Le
prime da esaminare sono lo stipendio lordo e netto, il mese di retribuzione, con il quale viene
specificato il periodo al quale si riferisce la busta paga stessa.
Il minimo contrattuale indica la paga base che spetta al lavoratore, la contingenza, gli straordinari, le
ferie, la tredicesima mensilità e la quattordicesima, sono le voci più semplici da leggere e analizzare.
Be the first to comment