Il job on call, o lavoro intermittente o a chiamata, è una tipologia di contratto e di lavoro con cui il lavoratore si mette alle disposizioni di un datore di lavoro per prestare la propria attività lavorativa in modo non continuativo, ma a chiamata.

I settori che più ricorrono a questa tipologia di contratto sono quello alberghiero, quello turistico, quello del commercio e quello dello spettacolo.

Il job on call può essere utilizzato per ogni lavoratore e con lo stesso committente per un periodo che non deve superare complessivamente le 400 giornate nell’arco di tre anni solari.

Nel caso in cui il rapporto di lavoro superasse questi limiti, verrà convertito in un contratto a tempo indeterminato.

Come funziona la chiamata nel job on call?

Innanzitutto il job on call è un contratto di lavoro subordinato che quindi trasforma il lavoratore in un dipendente dell’azienda; e può essere a tempo determinato o a tempo indeterminato.

Inoltre, con riferimento alla chiamata, può essere:

con garanzia di disponibilità, in questo caso il lavoratore risponderà positivamente alla chiamata di lavoro del datore di lavoro che deve arrivare con giusto preavviso (il preavviso minimo è di una giornata lavorativa); il datore di lavoro avrà l’obbligo di versare al lavoratore un’indennità di disponibilità, che gli spetta per i periodi in cui non lavora ma in cui resta a disposizione per la chiamata;
senza garanzia di disponibilità, il lavoratore in questo caso può rispondere positivamente o meno alla chiamata ricevuta da parte del datore di lavoro o dell’azienda

Il job on call può essere attivato nei confronti di lavoratori con età inferiore ai 25 anni oppure che abbiano superato i 55 anni di età, anche pensionati.

Non è possibile utilizzare questo tipo di contratto lavorativo nella Pubblica Amministrazione, ma anche nelle aziende che:

non hanno ancora eseguito la valutazione dei rischi per la sicurezza sul posto di lavoro
abbiano provveduto a licenziare collettivamente, nei sei mesi precedenti, del personale che svolgeva le stesse mansioni di chi si vuole assumere a chiamata
sono in cassa integrazione
intendano sostituire lavoratori in sciopero