Sempre più spesso in città ci sono dei furgoncini che vendono cibo da strada, per lo più si tratta di Ape o di altre vetture storiche che sono anche molto belle da vedere e attirano l’attenzione dei clienti che si fermano qui ad acquistare le pietanze. Un modo diverso di mettersi a lavorare in proprio che però, lo diciamo, è molto impegnativo.

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Avviare un’ attività con un food truck

Per avviare un Food Truck bisogna possedere la Partita IVA, iscriversi all’INPS e alla Camera di Commercio.

Bisognerà anche pagare una tassa per l’occupazione di un’area pubblica, stipulare l’assicurazione amministrativa per l’esercizio del commercio su aree pubbliche e ottenere la licenza per poter vendere prodotti alimentari.

In particolare, l’autorizzazione può essere:

di tipo A, viene rilasciata dal Comune competente per territorio ed è concessa per un preciso giorno in un certo mercato o fiera, semestralmente (tra marzo-aprile e settembre-ottobre);
di tipo B, viene rilasciata dal Comune di residenza del richiedente, consente l’esercizio in forma itinerante in tutto il territorio nazionale, nelle fiere, nei mercati ma limitatamente ai posteggi non assegnati o provvisoriamente non occupati dai titolari.

Il commercio ambulante

Quella del Food Truck è un’attività di commercio ambulante che in Italia è disciplinata dal Decreto Legislativo n. 114 del 31 Marzo 1998 (artt. 27-30) “Riforma Bersani” e dalle legislazioni regionali.

Per avere l’autorizzazione occorre possedere i requisiti soggettivi/morali previsti dalle norme di settore e i requisiti oggettivi/professionali, necessari o meno a seconda del tipo di commercio che si intende effettuare.

Occorre inoltre almeno uno di questi requisiti professionali:

essere già iscritto al R.E.C. presso la Camera di Commercio;
avere frequentato un corso professionale per la somministrazione di alimenti e bevande, istituito o riconosciuto dalla Regione;
aver esercitato 2 anni negli ultimi 5 in qualità di titolare, socio, dipendente qualificato o collaboratore in analoga attività;
possedere un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o titoli di studio attinenti.