I menu digitali hanno sostituito quelli cartacei: i clienti non dovranno più sfogliare menu che passano di mano in mano ma accedere direttamente all’offerta gastronomica del ristorante utilizzando il proprio smartphone e, nello specifico, inquadrando un QR code. Tutto questo fa parte dei cambiamenti della ristorazione dovuti al coronovirus.
Menu digitale, cosa cambia: i vantaggi
Dal punto di vista del ristoratore i vantaggi sono diversi perché, con il menu digitale, potrà aggiungere, modificare o eliminare piatti con facilità e potrà anche verificare l’andamento delle vendite (ad esempio quante volte è stato cliccato un piatto ed ordinato).
Anche dal punto di vista della personalizzazione un menu digitale è più accattivante perché si potranno inserire immagini o descrizioni, aggiungere la carta completa (di vino e birre ad esempio o dei dolci), i suggerimenti dello chef, i piatti del giorno, gli abbinamenti migliori e così via.
Anche per il cliente l’esperienza sarà più piacevole e coinvolgente proprio perché, oltre a poter condividere con i suoi amici il menu, potrà ordinare direttamente i cibi da là, chiamare il cameriere, consultare altre lingue in cui è scritto il menu, ricevere il conto e così via.
Il costo per la digitalizzazione
In linea di massima il costo per la digitalizzazione del menu, realizzandolo online è variabile in base all’applicazione utilizzata: di solito viene offerto un periodo gratuito o addirittura è gratuito anche un pacchetto “base” che ad esempio offre la possibilità di realizzare il menu in una sola lingua, con un limite massimo di piatti (ad esempio 50) e la lista degli allergeni.
Per poter aggiungere altri piatti o altre informazioni e preferenze, il prezzo salirà ad una certa cifra da pagare mensilmente (anche 30 euro al mese) o all’anno.
Invece, un menu cartaceo, fra costi di grafica, creatività, di copertina e di materiali, può costare fra i 75 e gli 80 euro e, considerando che se ne dovranno realizzare più di una copia, è sicuramente una spesa più onerosa.
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