Lavori in rete, i lavori digitali da scegliere nel 2018

Le innovazioni digitali di questi ultimi anni hanno portato numerosi cambiamenti in campo informatico e non. Basti considerare che, oltre alle novità tecnologiche, sembra che nuove tipologie di lavori in rete stanno nascendo e crescendo a pari passo dell’evoluzione tecnologica. Quindi è fondamentale capire e studiare quale attività online iniziare a definire per il proprio lavoro.

Molte sono le figure professionali legate all’settore dell’IT in crescita. Questo grazie alle nuove tecnologie d’intelligenza artificiale, di analytics e simili, innovazioni tecnologiche che hanno aperto le porte verso un mercato sempre più in espansione.

Tabella dei contenuti

Le professioni digitali del 2018

Gran parte del lavoro digitale viene svolto online e, in gran parte dei casi, con questo è possibile
lavorare da casa e addirittura aprire una partita Iva. Infatti, molti sono i liberi professionisti che
svolgono mansioni come software developer e programmatori informatici che desiderano aprire una
partita Iva per lavorare da casa.

Ad ogni modo, i programmatori informatici sembrano essere l’unica professione che tenderà a calare.
Nonostante coloro che programmano e sviluppano applicazioni software lavorano su gran parte de settori che interessano l’Information Technology, tale mansione sembra venir sovrastata da nuove economie in crescita (in campo tecnologico).

Lavori in rete e professioni digitali: web developer e information security analyst

Considerando l’altra faccia della medaglia, una professione come il web developer è in crescita. Questo
perché il web è costantemente in evoluzione e questo implica continui aggiornamenti e punti di
vista nuovi, da cui poter trarre nuovi lavori e aperture. Naturalmente, il web developer è una personalità
che rimane sempre attenta e vigile alle numerose e costanti innovazioni della rete.

Altra mansione indispensabile per proteggere i dati di un’azienda è l’Information Security Analyst.
Quest’ultimo si occuperà di controllare e mantenere tutti i dati sensibili all’interno della propria
azienda. Considerando i massivi archivi digitali che tutte le aziende accumulano, questa mansione
risulta in crescita e, oltretutto, ha un salario medio previsto di 90.000 euro annui.