Avete deciso di lavorare da casa ma non sapete come fare per mettervi in regola? Il lavoro online è una grandissima occasione per chi vuole svolgere un’attività nelle mura della propria casa e vuole perciò cercare di arrotondare lo stipendio ed iniziare una nuova carriera. Il lavoro digitale è molto interessante e deve essere svolto però in maniera corretta e professionale quindi è bene sapere da dove iniziare per lavorare online. Per riuscire a effettuare questo lavoro in modo adeguato è opportuno puntare a seguire tutte le norme anche da un punto di vista fiscale, economico ed amministrativo. Il lavoro digitale non può essere equiparato al lavoro nero e perciò deve essere ben regolarizzato.
Cosa fare per regolarizzare il lavoro online
Per regolarizzare lavoro online è opportuno decidere di aprire una partita iva. La partita IVA deve
essere aperta quando il lavoro digitale prevede un’organizzazione di tipo stabile o un’attività
continuativa e professionalità. È chiaro che se fino ad oggi siete andati avanti con delle prestazioni
occasionali, saprete benissimo di non dover superare 5mila euro di introiti annui, perché altrimenti si
finirebbe nel mondo dell’illegalità.
La partita IVA deve essere quella di un lavoratore autonomo per chi offre delle prestazioni specifiche,
mentre invece per chi decide di aprire una sorta di agenzia di servizi, allora si deve optare per un’attività
di impresa. Perciò la scelta di aprire la partita IVA per lavorare online e quindi entrare a far parte del
mondo del lavoro digitale, deve essere ben precisa a seconda delle attività. Nella fase iniziale è bene
rifarsi al regime forfettario agevolato, perché dà l’opportunità fino nella fase iniziale, di risparmiare da
un punto di vista fiscale. È chiaro che superata però questa fase, si avrà la necessità di dover rivedere un po’ la propria posizione e quindi consultare un esperto in modo tale da essere premuniti da un punto di vista amministrativo.
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