Sono tanti i lavoratori che sono stati messi in cassa integrazione a causa dell’epidemia di Coronavirus attuale. Tuttavia, assumere lavoratori cassaintegrati o in Naspi potrebbe rivelarsi un’ottima opportunità per godere di agevolazioni per le imprese e i datori di lavoro che decidano di farlo.

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Le agevolazioni per le assunzioni

Infatti le agevolazioni per le assunzioni non sono altro che dei benefici, normativi o economici, di cui possono godere i datori di lavoro che decidano di assumere determinate categorie di persone (ad esempio lavoratori svantaggiati), senza però essere obbligati dalla legge o da quanto stabilito dalla contrattazione collettiva.

I datori di lavoro e le imprese che assumono, ad esempio, lavoratori cassaintegrati, hanno diritto ad una riduzione, parziale o totale, dei costi che devono sostenere (i contributi), per un certo periodo di tempo.

In particolare, le imprese che assumono a tempo indeterminato persone che percepiscono la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) da almeno 3 mesi, dipendenti di aziende che beneficiano di questa indennità da minimo 6 mesi, hanno diritto a:

una contribuzione pari al 10% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per un anno
un contributo mensile pari al 50% dell’indennità di mobilità che sarebbe spettata al lavoratore per un periodo variabile in base all’età (9 mesi per lavoratori fino a 50 anni; 21 mesi per lavoratori con più di 50 anni; 33 mesi per lavoratori con più di 50 anni, che risiedono nelle aree del Mezzogiorno e in quelle ad alto tasso di disoccupazione).

Chi assume a tempo indeterminato

Per quanto riguarda le agevolazioni per chi assume a tempo indeterminato i percettori della Nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASPI), è previsto un importo pari al 20% dell’indennità mensile che sarebbe spettata al lavoratore o alla lavoratrice per il periodo residuo di spettanza dell’indennità.

Questa agevolazione non spetta, però, nel caso in cui i lavoratori siano stati licenziati, nei sei mesi precedenti, da un’impresa dello stesso o diverso settore di attività che, al momento del licenziamento, presentasse assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell’impresa che assume.