Il ghostwriter è un autore professionista che è assunto per scrivere dei libri, degli articoli o un altro tipo di contenuto (discorsi o composizioni ad esempio in campo musicale) ufficialmente attribuiti ad altri.
Chi si affida ai ghostwriter?
Si affidano ai ghostwriters, celebrità (attori, cantanti), leader politici, cuochi, sportivi, che non hanno il tempo o le capacità per scrivere oppure che hanno un’idea da voler far sviluppare ad un professionista più competente. Un lavoro in proprio diverso e molto particolare e senza dubbio molto affascinante.
Ancora, si rivolgono a loro anche gli editori che vogliono pubblicare un libro con il nome di un autore famoso per avere dei profitti più alti.
Il guadagno di un ghostwriter dipende da diversi fattori, primo fra tutti l’esperienza che ha: un freelance può guadagnare dai 1.500 ai 10.000 euro per un libro (variabile in base alla tipologia e alla difficoltà del lavoro).
Una cifra così alta è di solito giustificata dal fatto che il professionista esce dall’anonimato e riceve il compenso dal committente più le royalties. Invece per quanto riguarda i ghostwriter che lavorano in una casa editrice, il compenso medio può essere di 5.000 euro (se si tratta di un piccolo editore, il compenso sarà di circa 2.000 euro).
Quindi è un lavoro piuttosto redditizio, si stima che in Germania un bravo professionista possa guadagnare anche molto più di 10.000 euro (fra i 15.000 e i 20.000 euro) a libro.
Negli USA tra gli 8 e i 18 mila dollari
In Italia le tariffe sono più basse ma un freelance, come visto, riesce a guadagnare non meno di 1.500 euro per un libro svolgendo un lavoro che, si suppone, ami e che può svolgere ovunque si trovi, in concomitanza con tanti altri lavori, idealmente.
Gli unici svantaggi sono appunto legati al fatto che scrivendo qualcosa per un committente, deve sempre essere molto attento al suo parere e alle sue richieste.
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