Fotografo, quale regime fiscale adottare


Fotografo




In base a come si decide di svolgere l’attività di fotografo, bisognerà scegliere quale regime fiscale adottare. Se si decide di svolgere l’attività come freelance, ovvero realizzando fotografie o grafica pubblicitaria su commissione come libero professionista, senza iscriversi ad un albo, sarà necessario aprire la Partita IVA e versare i contributi alla Gestione Separata dell’INPS.

Fotografo, il codice ateco

Bisognerà scegliere il Codice attività ATECO (74.20.19 Attività degli studi fotografici e attività di ripresa di ogni genere; 74.20.20 Attività degli studi fotografici per lo sviluppo e stampa conto terzi; 74.20.11 Attività dei fotoreporter) e scegliere il regime fiscale.

In questo caso, si potrà optare per il regime forfettario che appare il più vantaggioso se si possiedono i giusti requisiti poiché prevede una tassazione forfettaria del reddito professionale derivante dall’attività, da calcolare in percentuale rispetto ai ricavi annui che non possono superare i 65000 euro.

Se invece si vuole svolgere l’attività in forma di impresa, realizzando foto su commissione ma con dietro l’esistenza di una struttura (studio fotografico o negozio) in cui oltre a realizzare foto e affini, si esercita attività commerciale di vendita, allo si avrà un’impresa artigiana.




Bisognerà aprire la Partita IVA e versare i contributi alla Gestione Commercianti dell’INPS. Anche per chi esercita sotto forma di impresa individuale (non nel caso di società), si può aderire al regime forfettario i cui requisiti di ingresso sono gli stessi già visti ma cambia il volume di ricavi annui (50000 euro).

Altrimenti si può optare per la contabilità semplificata che prevede la determinazione del reddito seguendo il criterio di cassa, l’assoggettamento ad Irpef del reddito imponibile e ad Irap, oltre alla tenuta dei registri IVA (in cui annotare le operazioni attive e passive rilevanti ai fini dell’imposta).

Inoltre,  bisognerà iscriversi alla Camera di Commercio e alla Gestione Artigiani e commercianti dell’INPS e pagare la Tassa di Concessione Governativa (se la costituzione avviene in forma societaria).


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