Può capitare che si venga notati per il proprio talento da deejay dopo essersi pubblicizzati sui social o dopo aver inviato i propri demo di brani. A questo punto, si potrà stipulare un contratto, ad esempio per una stagione, con un club, una discoteca, un bar e così via. Per poter svolgere questa professione in maniera legale però, bisognerà fare attenzione a diversi aspetti.

Deejay, che cos’è l’agibilità

Quando si stipulerà un contratto con un’azienda, si riceverà l’agibilità in un locale che è indispensabile per potersi esibire al suo interno. L’agibilità, infatti, è l’autorizzazione a far esibire artisti o tecnici (in questo caso dj) per degli eventi. Ricevuta l’agibilità, si verrà registrati all’ENPALS a cui non è necessario versare quote di denaro ma è gratuita. La registrazione all’ENPALS va fatta dal datore di lavoro: al dj spetterà solo comunicare le proprie generalità al committente (al locale in cui si esibirà).

In pratica, è proprio l’agibilità il contratto che il deejay stipula con il locale. Con questa agibilità, il deejay versa dei contributi che vengono, come per molti altri lavoratori, versati in parte dal datore di lavoro. Un altro aspetto da non sottovalutare quando si stipula un contratto, è quello della musica che si suonerà. Infatti, questa dovrà essere legale e non scaricata illegalmente per non incorrere in sanzioni a meno che non si decida di suonare solo con CD o Vinili acquistati legalmente che mostrino il bollino SIAE.

Proprio in merito alla SIAE, è bene sapere che in capo al deejay non c’è nessun pagamento della cosiddetta “tassa di diffusione” che invece sarà pagata dal locale in cui avviene l’esibizione. Il deejay dovrà però compilare il Borderò, ovvero la lista con tutti i brani che suonerà durante la serata. I nomi dei brani devono essere autentici mentre i nomi degli autori devono essere i nomi di battesimo.