Il contratto part time ha una grande differenza rispetto a quello tradizionale ovvero un orario ridotto rispetto a quello full time che in genere è di 40 ore settimanali o eventuale orario minore secondo quanto fissato dai cosiddetti CCNL, contratti collettivi nazionali lavoro.
Per quanto concerne la retribuzione questa è, ovviamente, direttamente proporzionale alle ore giornaliere di lavoro effettivo.
Sono riconosciute 3 tipologie di contratto part time
Sono riconosciute 3 tipologie di contratto part time: part time di tipo orizzontale: lavoro nei quali lo svolgimento dell’attività lavorativa è prevista per l’intera settimana, ma ovviamente con un ridotto numero di ore.
Per quanto riguarda, invece, il parti time di tipo verticale prevede che il dipendente si rechi a lavoro soltanto in giorni specifici della settimana, del mese o dell’anno, svolgendo tuttavia lo stesso orario di lavoro previsto dal lavoro full-time.
Com’è immaginabile il part time misto è un ibrido tra le due condizioni precedenti, quindi al lavoratore può essere richiesto di andare a lavoro solo in giorni stabiliti lavorando full time o tutti i giorni con orari ridotti.
La richiesta part time
La richiesta part time può essere effettuata per tutti i settori e le tipologie di lavoro e può essere
proposto sia ai lavoratori disoccupati, sia a quelli con un altro lavoro o che sono in sostituzione
maternità, sia i lavoratori che si trovano in mobilità.
Il lavoratore con disabilità e il familiare che presta assistenza possono contare sul part time legge 104.
il lavoratore con disabilità, in situazione di gravità può usufruire alternativamente dei permessi di tre
giorni mensili o di permessi orari giornalieri, mentre il lavoratore dipendente che presta assistenza al
familiare gravemente disabile ha la possibilità di fruire esclusivamente dei tre giorni di permesso in
ciascun mese.
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