Il Trattamento di Fine Rapporto è uno dei tratti più importanti di un contratto di impego: garantisce al lavoratore una somma di denaro, detta liquidazione, al termine dell’impiego e viene calcolata secondo vari parametri. Il senso di questa clausola è anche quello di garantire una forma di sostentamento per l’impiegato e la sua eventuale famiglia durante il periodo di ricerca di un nuovo lavoro.
Contratto di lavoro, a chi spetta il TFR
Il Trattamento spetta a qualsiasi lavoratore dipendente con regolare contratto, sia a tempo determinato che indeterminato. La procedura standard, a prescindere da quale sia la situazione del datore di lavoro (fallimento, insolvenza etc), prevede che il Fondo di Garanzia dell’ INPS provveda alla liquidazione e al pagamento delle ultime 3 mensilità.
I problemi sorgono però nei casi in cui il datore di lavoro incorre particolari situazioni in cui è necessaria
la mediazione di avvocati o associazioni apposite. Queste infatti dovranno verificare il reale stato
dell’azienda e procedere quindi alla richiesta.
Se ci si ritrova in una di queste situazioni, la tempistica per la richiesta – che in ogni caso è preferibile far
mediare da parte di un professionista del settore – potrebbe allungarsi.
Entro quando va pagato
Il TFR ovvero il Trattamento di Fine Rapporto lavorativo, spetta obbligatoriamente a tutti i soggetti che
hanno lavorato presso un’azienda con un regolare contratto lavorativo.
Una delle domande più diffuse è quella: Entro quando va pagato il TFR?
L’azienda dovrà effettuare il pagamento del TFR già all’atto della cessazione del rapporto di lavoro o nel
diverso termine stabilito dal contratto collettivo nazionale applicabile. Infatti, per legge l’azienda non
può ritardare il pagamento del trattamento di fine rapporto.
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