Il datore di lavoro deve nominare una serie di figure preposte alla valutazione dei rischi connessi all’attività produttiva svolta. In particolare, provvedere alla nomina di un responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), che programmerà l’attività di prevenzione e protezione, vigilerà sulla manutenzione e sul controllo dei macchinari e si assicurerà che gli impianti elettrici e idrici dell’edificio siano sicuri ed efficienti e che tutti i lavoratori utilizzino l’attrezzatura antinfortunistica necessaria.

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Cosa fa l’addetto alla sicurezza sul lavoro

La persona in questione, deve:

possedere un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore;
frequentare corsi di formazione previsti dalla normativa, che rilascino attestati di frequenza;
possedere un attestato di frequenza per corsi sulla sicurezza sul lavoro in materia di ergonomia, stress lavoro correlato, organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e tecniche di comunicazione aziendale e di relazioni sindacali.

Questa carica può essere ricoperta dallo stesso datore di lavoro o da una figura interna o esterna all’azienda.

Inoltre, il datore di lavoro dovrà provvedere alla nomina:

di un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) che rende nota ai dipendenti l’effettiva applicazione delle norme in materia di prevenzione infortuni e tutela della salute.
degli addetti alla gestione delle emergenze antincendio e di primo soccorso;
di un medico competente che effettuerà delle visite periodiche dei dipendenti.

Proprio in questo senso, le visite servono per verificare lo stato di salute dei lavoratori e l’idoneità a svolgere la mansione per cui sono preposti.

Tutte queste figure, nelle aziende con più di 15 lavoratori, si riuniscono una volta all’anno per discutere:

del rischi per la salute dei lavoratori in termini di numero e gravità degli infortuni e delle malattie professionali;
dei pericoli presenti sul luogo di lavoro;
delle eventuali modifiche del DVR (documento di valutazione dei rischi);

dell’idoneità dei mezzi di protezione e dei corsi di formazione per i dipendenti.