La NASPI è un’indennità di disoccupazione che viene erogata ai lavoratori dipendenti che cessano involontariamente il proprio rapporto di lavoro.
La durata massima di questo indennizzo è di 23 mesi.
Per richiederla, è necessario:
- aver versato almeno 13 settimane di contributi
- aver effettuato un minimo di 30 giornate di lavoro effettivo nell’anno precedente.
Con la Legge di Bilancio 2021, che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2021, sono in arrivo delle novità in tema di NASPI.
La prima riguarda il Fondo politiche attive per i quali sono stati stanziati ben 500 milioni di euro.
Questa cifra dovrebbe servire per estendere il numero di soggetti che possono beneficiare della NASPI e per potenziare l’indennità di disoccupazione.
Sembra infatti che non sarà più prevista la riduzione progressiva dell’importo della NASPI (normalmente, a partire dal quarto mese, l’importo dell’assegno di disoccupazione subisce una riduzione del 3%).
Questa novità, però, interesserà solo i lavoratori over 55 che in genere non riescono a trovare facilmente un nuovo lavoro, dopo averlo perso.
Stando alle parole del Ministro del Lavoro, questa decisione di togliere il decalage “rende obbligatorio il passaggio attraverso un percorso di formazione che potrebbe consentire di avere un lavoratore più competente e di collegarlo anche a finanziamenti europei che riguardano strettamente la formazione e le politiche attive del lavoro”.
Il Fondo politiche attive dovrebbe essere stato istituito anche per finanziare l’assegno di ricollocazione per i soggetti che ricevono il Reddito di cittadinanza.
Quello che invece ci si attendeva
Quello che invece ci si attendeva (e invece non ancora compare nel testo della Legge di Bilancio 2021) è la terza proroga della NASPI.
Ricordiamo che le prime due proroghe hanno riguardato le disoccupazioni in scadenza dal 1 marzo al 30 aprile e dal 1 maggio al 30 giugno.
Non essendoci questa terza proroga, molte persone si stanno spingendo a chiedere altri sussidi.
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