Il 4 maggio inizia la fase 2 dell’emergenza Coronavirus, in cui diverse aziende ricominceranno la propria attività e sarà fondamentale prendere tutte le precauzioni per evitare un’altra ondata di contagi. Ovviamente queste misure si aggiungono a quelle che da sempre prevedono misure per la sicurezza sul lavoro.

Il protocollo di sicurezza post coronavirus

Per questo, è stato disposto un nuovo “Protocollo di sicurezza negli ambienti di lavoro” con tutte le regole da seguire per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro e cioè:

l’azienda deve informare adeguatamente tutti i dipendenti dei comportamenti da assumere e delle regole da rispettare;
il datore di lavoro può richiedere la misurazione della temperatura corporea del lavoratore prima dell’ingresso in azienda;
per minimizzare il contatto fra lavoratori che entrano in azienda e quelli che escono, l’azienda dovrebbe predisporre una porta di entrata e una di uscita dai locali;
le modalità di ingresso in azienda da parte dei fornitori devono essere regolamentate così da ridurre le possibilità di contatto con il personale a lavoro (per loro è anche necessario predisporre servizi igienici dedicati);
l’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi oltre che la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago;
devono essere predisposti dispenser di detergenti per le mani accessibili ai lavoratori;
i lavoratori devono indossare mascherine in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità;
se durante il lavoro non è possibile mantenere la distanza di almeno un metro, è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (come guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…);
negli ambienti comuni (mense, aree fumatori, spogliatoi e così via), gli ingressi devono essere contingentati;
limitatamente al periodo di emergenza Coronavirus, le imprese possono decidere di chiudere tutti i reparti diversi dalla produzione o quelli il cui funzionamento può avvenire in modalità smart working;
le trasferte e i viaggi di lavoro vengono sospesi o annullati;