L’era digitale e le tecnologie hanno dato un forte impulso al mondo del lavoro e la testimonianza è data dal fatto che sul mercato si ricercano sempre di più figure professionali che abbiano competenze sul mondo digitale. A questo proposito, sempre più ricercata è la figura professionale dello sviluppatore di applicazioni cioè quel professionista che si occupa di sviluppare e quindi di creare applicazioni per smartphone e tablet iOS e Android.
Sviluppatore di app, gli obiettivi di una app di successo
Le applicazioni che vengono create da questi professionisti possono avere diversi obiettivi come ad esempio l’intrattenimento (pensiamo, ad esempio, alle numerose applicazioni di gioco che è possibile scaricare o acquistare sul proprio smartphone o tablet).
Ovviamente, per poter creare un’applicazione è necessario formarsi opportunamente e conoscere anche il mercato e le eventuali concorrenti. Il professionista deve conoscere i Sistemi Operativi iOS e Android e i linguaggi di programmazione oltre che le modalità per pubblicare e promuovere le applicazioni sugli store in modo tale che possano essere scaricate o acquistate dagli utenti.
Quanto guadagna un freelance
E veniamo dunque al punto che riguarda i guadagni che possono essere realizzati da uno sviluppatore di app. Bisogna distinguere fra chi svolge il lavoro di sviluppatore di app come freelance o chi lo fa alle dipendenze di un’agenzia di sviluppo.
E’ anche vero che la maggior parte degli app developer rientra nella prima categoria e cioè si tratta di sviluppatori freelance. Gli sviluppatori di applicazioni freelance guadagnano discretamente (i guadagni, infatti, salgono se si fa parte di un’agenzia di sviluppo). Per poter guadagnare, è necessario che l’applicazione venga scaricata ed è per questo che il professionista deve creare delle applicazioni belle e funzionali: senza i download, infatti, non ci sono guadagni.
In definitiva, si può dire che, in media uno sviluppatore di app può guadagnare dai 1000 euro mensili fino anche ai 1800 euro (a seconda della complessità dell’applicazione sviluppata).
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