Il CAF, Centro di Assistenza Fiscale, è un ufficio in cui i contribuenti possono recarsi per ricevere assistenza fiscale nella compilazione ed inoltro di documenti come la dichiarazione dei redditi, modello ISEE e così via. Il CAF, dal punto di vista della forma societaria, deve essere costituto come società di capitale, con un capitale non inferiore a 51.154,69 euro e con oggetto sociale che prevede l’assistenza alle imprese. Quindi dopo aver capito che cosa a un CAF, a quel punto possiamo pensare, se abbiamo le giuste competenze, ad aprirne uno.

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Caf, da cosa è disciplinato e come aprirlo

La disciplina sui CAF è regolata dal decreto 241 del 1997 che stabilisce che questi possono essere aperti da:

associazioni sindacali di categoria che siano istituite da almeno 10 anni;
organizzazioni sindacali di lavoratori dipendenti e pensionati che abbiano almeno 50000 iscritti;
sostituti che abbiano almeno 50000 dipendenti;
patronati promossi da associazioni di lavoratori con almeno 50000 iscritti;
commercialisti e consulenti del lavoro titolari di Partita IVA.

Quando si decide di aprire un CAF, c’è una specifica documentazione da presentare nella domanda dell’Agenzia delle Entrate, che attiene a:

codice fiscale;
Partita IVA della società che richiede di aprire il CAF;
i dati anagrafici dei componenti del Consiglio di Amministrazione;
i dati anagrafici e professionali dei responsabili dell’assistenza fiscale (i responsabili devono essere iscritti all’albo dei dottori commercialisti o dei ragionieri liberi professionisti);
la sede del centro di assistenza e gli eventuali uffici periferici.

Oltre alla documentazione, ci sono degli allegati da presentare come:

la copia dell’atto costitutivo e dello Statuto;
l’assicurazione per responsabilità civile;
una relazione tecnica che attesti che siano rispettati i requisiti e i sistemi di controllo per favorire la correttezza dell’attività oltre che il piano di formazione del personale.

Dopo aver presentato questi documenti, bisogna attendere l’autorizzazione che, una volta ricevuta, segna il momento in cui è necessario iscriversi presso l’Agenzia delle Entrate all’albo dei CAF per le imprese o per lavoratori dipendenti. Per eventuali variazioni o integrazioni nella documentazione, queste dovranno essere comunicate entro 30 giorni dalla data in cui si verificano.