Malattia lavoro e contributi inps, come vengono versati


Malattia lavoro e contributi inps, come vengono versati




Tutti i lavoratori dipendenti possono prima o poi trovarsi a dover affrontare la malattia lavoro. Nel caso in cui un lavoratore, sia esso pubblico che privato, non dovesse essere nelle condizioni di svolgere al meglio la propria professione avrà diritto alla malattia lavoro.

Ma in questo periodo in cui il lavoratore è costretto per motivi di salute a non andare a lavoro cosa accade per quanto concerne i contributi? La domanda è lecita e la risposta è semplice, saranno assegnati i contributi figurativi.

Malattia lavoro, contributi accreditati

Si tratta di contributi accreditati, senza onere a carico del lavoratore, per periodi in cui l’interessato è costretto a interrompere l’attività lavorativa per diversi motivi. Sono utili sia per raggiungere il diritto a pensione sia per aumentare l’importo della stessa.

Per ottenere l’accredito è necessario almeno 1 contributo settimanale versato prima del periodo di malattia o infortunio.
L’accredito relativo ai periodi di malattia e infortunio può riguardare le retribuzioni ed è quindi ad integrazione di una contribuzione settimanale obbligatoria.




Per ottenere i contributi figurativi deve essere presentata dall’interessato alla sede di appartenenza con i seguenti allegati certificazione medico rilasciata dall’ Inam, certificazione di infortunio rilasciata dall’Inail, certificato Inps,
cartella clinica o dichiarazione dell’ospedale pubblico attestante il periodo di ricovero.

Se l’interessato nei periodi di malattia non è stato assistito da un ente previdenziale o non è stato ricoverato o degente in pubbliche istituzioni ospedaliere,
il riconoscimento della malattia e la durata del periodo accreditabile sono subordinati alla produzione da parte del richiedente di due atti formali di denuncia.

E’ possibile, inoltre, prolungare malattia, in questo caso il medico di base dovrà constatare,
alla scadenza dei giorni stabiliti per la guarigione, se questa effettivamente si sia concretizzata oppure no.
In quest’ultima ipotesi si potrà procedere a prolungare malattia.


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