Infortunio sul lavoro: come si chiude la pratica

Quando si ha un infortunio sul lavoro, dopo aver ottenuto la certificazione che dichiara l’indisposizione lavorativa (ed è quindi riconosciuto l’infortunio, ) si ha una durata di settimane (o mesi) di riposo che viene determinata in base al tipo di infortunio arrecatosi durante le ore lavorative o durante periodi di spostamento da casa al lavoro o simili (in questi casi si parla di infortunio in itinere).

Tuttavia, a volte può capitare che nonostante i giorni dichiarati dal medico per riprendersi e stare al riposo per tornare al lavoro non bastino. In questi casi si necessita di rifare una visita dal medico di famiglia oppure presentarsi a sedi INAIL o patronati per ottenere la certificazione che permetterà di prolungare il periodo di riposo.

Chiudere la pratica di infortunio sul lavoro

Dopo che si è superato il periodo d’infortunio sul lavoro (passati anche gli eventuali giorni di riposto in
più a quelli prestabiliti), si può procedere a chiudere la pratica. Per farlo è opportuno presentare la
documentazione adeguata presso le sedi INAIL o a patronati che provvederanno a chiudere
definitivamente la pratica.

Da notare che le disposizioni per l’assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro specificano che
se l’infortunato non riconosce altri motivi legati al riposo necessario a causa dell’infortunio sul lavoro,
deve comunicare all’istituto in questione (INAIL o patronato) la disponibilità a chiudere la pratica
con una lettera con raccomandata di ricevuta di ritorno.

Può succedere che, durante il periodo di riposo, alcune pratiche siano costose. Nonostante il periodo di
riposo venga prolungato per riabilitarsi, può essere che si debbano affrontare spese ulteriori per
palestre, medicine o quant’altro per riprendersi completamente.

In alcuni casi, è possibile far presente ad INPS o patronati la situazione d’infortunio passata che ha richiesto cure determinate. Successivamente, tali enti potranno dichiarare se è possibile ricevere un indennizzo ulteriore per le spese affrontate oppure se si deve chiudere la pratica senza particolari rimborsi.