Può capitare che sul luogo di lavoro si abbia l’inconveniente di riscontrare un infortunio sul lavoro. Tuttavia, come è possibile denunciare l’incidente? Spetta a noi un indennizzo in caso d’infortunio dopo che l’infortunio è stato riconosciuto?
A tutto questo pensa l’INAIL, ovvero l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. È raccomandato ai lavoratori, se si verifica un infortunio durante le ore lavorative, di conoscere tutte le corrette procedure burocratiche, in quanto se non si è a conoscenza di tali procedure burocratiche si rischia di perdere gli indennizzi che ci spettavano.
Chi paga l’infortunio sul lavoro
Innanzitutto, l’INAIL si occuperà di calcolare gli indennizzi che spettano agli infortunati in base a percentuali determinate dalla nuova normativa. Da notare che l’INAIL provvede a pagare gli indennizzi con trattenute sulla busta paga oppure tramite prelievi sui cosiddetti voucher del lavoro.
Ad ogni modo, subito dopo l’infortunio, importante è recarsi subito al pronto soccorso per ottenere, oltre che le cure necessarie, la prima certificazione. Appena si ottiene la certificazione la si deve consegnare al proprio datore di lavoro, che si occuperà di effettuare la denuncia all’INAIL (tramite un apposito modello).
Pagamento dell’infortunio sul lavoro
Per quanto riguarda i pagamenti degli indennizzi, i primi quattro giorno vengono retribuiti dal datore di lavoro. Mentre il primo giorno viene remunerato completamente, dal secondo giorno il pagamento scende del 40%. Dal quinto giorno in poi, l’INAIL paga il 60% fino a novanta giorni. Successivamente al novantesimo giorno, sempre l’INAIL provvede a garantire il 75% dello stipendio fino alla guarigione completa.
Da considerare che non sempre si riceve l’indennizzo tramite busta paga. Nel caso non si verifichi questo tipo di pagamento, si potranno ricevere prospetti via posta che specificano come poter riscuotere gli indennizzi (ad esempio, tramite pagamenti su conti bancari o postali).
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